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L’acronimo pec sta ad indicare un indirizzo di posta elettronica certificata che consente di inviare e ricevere email di valore legale equiparato alla raccomandata con ricevuta di ritorno (DPR 11 febbraio 2005 n. 68).
In questo articolo affronteremo il tema della pec all’interno del condominio e in particolare ci occuperemo di capire se l’amministratore di condominio sia obbligato dalla legge a dotarsi di questo strumento.
Chi è obbligato ad avere la pec?
Nonostante la posta certificata abbia lo stesso valore legale di una raccomandata, ma sia più veloce ed economico non tutti sono obbligati a dotarsene. Tale obbligo è previsto solo per alcune categorie di lavoratori, vediamo quali:
- Professionisti iscritti a ordini e collegi;
- Società;
- Ditte individuali (compresi gli artigiani);
- Pubbliche amministrazioni.
Per i lavoratori appartenenti alle categorie appena citate, il dovere di munirsi della pec è stato introdotto nella normativa dal decreto legge n. 185/2008 convertito, con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221 (art. 5 riguardante le imprese in forma individuale).
In particolare, per quanto riguarda i professionisti, il settimo comma dell’art. 16 recita: “I professionisti iscritti in albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato comunicano ai rispettivi ordini o collegi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata o analogo indirizzo di posta elettronica di cui al comma 6 entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente decreto. Gli ordini e i collegi pubblicano in un elenco riservato, consultabile in via telematica esclusivamente dalle pubbliche amministrazioni, i dati identificativi degli iscritti con il relativo indirizzo di posta elettronica certificata”.
Per queste categorie di persone sempre il d.l. n. 185/2008 chiarisce che le comunicazioni tra questi professionisti possono avvenire via pec senza previa autorizzazione.
Amministratore di condominio
Come specificato, in veste di professionista non iscritto all’albo, l’amministratore di condominio non è obbligato per legge a dotarsi della pec. Qualora però i condòmini volessero ovviare a tale mancanza potrebbero farlo modificando le condizioni di nomina indicate al momento della sua delibera.
Così come la legge consente di subordinare la nomina dell’amministratore all’attivazione da parte sua di una polizza per il condominio. Allo stesso modo una delibera potrebbe obbligare l’amministratore a dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata.
La pec del condominio
Un ulteriore modo affinché i condòmini possano ricevere le comunicazioni attraverso la pec, senza obbligare l’amministratore a farne una personale, è quello di creare un indirizzo pec del condominio.
In questo modo i condòmini dichiarano di voler ricevere tutte le informazioni importanti per la collettività a quell’indirizzo liberando il proprio amministratore da ogni obbligo.
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