Le tabelle millesimali servono a determinare l’interesse che ciascun condomino ha sulle parti comuni dell’edificio in misura pari al valore e alla grandezza dell’unità abitativa di cui è proprietario.
Cosa sono i millesimi e a cosa servono
La Corte di Cassazione, a sezioni unite, il 9 agosto 2010 ha affermato che: “I millesimi riflettono il rapporto di valore tra le diverse unità immobiliari site nel condominio”. Questa sentenza ha anche chiarito che il millesimo di proprietà serve per ripartire gli oneri condominiali e per determinare le maggioranze assembleari. Nello specifico il millesimo rappresenta l’espressione numerica del rapporto tra i valori delle unità abitative e l’intero immobile (rapportato a 1000).
Abbiamo già detto che il calcolo dei millesimi avviene attraverso il ricavo della superficie reale dell’unità abitativa. Una volta fatto questo, la superficie viene moltiplicata per i coefficienti di riduzione o di aumento che restituiscono i dati relativi l’effettivo utilizzo della superficie.
I coefficienti che vengono applicati alla superficie dell’abitazione non sono solo quelli di aumento e di riduzione ma possono seguire criteri diversi (luminosità, funzionalità, esposizione ecc..).
Le tabelle millesimali e le sue forme
L’articolo 68 disp. att. c.c. afferma che i millesimi vengono riportati, in un’apposita tabella allegata, al regolamento di condominio.
Le tabelle millesimali sono un documento all’interno del quale vi è riportata la rappresentazione grafica dei millesimi appartenenti a ciascun condomino.
Per una corretta stesura delle stesse, è necessario tenere in considerazione alcune regole:
- Le tabelle millesimali devono essere allegate al regolamento di condominio;
- Sono obbligatorie quanto i condomini sono più di dieci;
- Ogni condomino può, per sua iniziativa, avviare il processo di formazione;
- Per l’approvazione delle tabelle millesimali ci si rifà alle maggioranze dettate dall’art. 1136 c.c.
Le tabelle millesimali possono assumere tre forme:
- Contrattuali;
- Assembleari;
- Giudiziali.
Come modificare le tabelle millesimali
La riforma del condominio (220/2012) ha sancito che: “I valori proporzionali delle singole unità immobiliari espressi nella tabella millesimale possono essere rettificati o modificati all’unanimità”.
Le tabelle millesimali, quindi, possono essere modificate quando risultano come conseguenza di un errore o come conseguenza di una modificazione strutturale dell’edificio.