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Green Pass obbligatorio: quando serve in condominio

Il Green Pass è divenuto obbligatorio in Italia dal 6 agosto 2021, cambiando le regole per l’accesso in alcuni luoghi e per la partecipazione agli eventi: dalle piscine ai ristoranti, spettacoli, palestre e non solo. Dal prossimo 15 ottobre il Green Pass sarà obbligatorio per tutti i lavoratori del settore pubblico e privato. Il decreto legge del governo ha definito i nuovi criteri e le nuove misure anti Covid. Così sono in tanti a chiedersi se il Green Pass sia necessario anche in condominio: magari per partecipare all’assemblea, accedere alla piscina condominiale o negli spazi comuni, per accedere allo studio dell’Amministratore o per i fornitori che lavorano in condominio.

Quando serve il green pass in condominio?

La domanda è lecita: se il green pass è obbligatorio per una cena al ristorante tra amici, per godersi uno spettacolo o un concerto potrebbe darsi che sia necessario esibirlo prima di recarsi in assemblea di condominio o per accedere in vasca sotto casa, nei percorsi sport condominiali o negli spazi comuni.

Con il decreto-legge che prevede misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021, l’Amministratore dovrà essere in possesso di certificato verde, così come i suoi dipendenti. 

Green Pass obbligatorio: dove va esibito

La certificazione verde, secondo le nuove regole, sarà necessaria per accedere a:

  • Servizi per la ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per consumo al tavolo al chiuso
  • Spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi
  • Musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre
  • Piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso
  • Sagre e fiere, convegni e congressi
  • Centri termali, parchi tematici e di divertimento
  • Centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione
  • Attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò
  • Concorsi pubblici

Green pass per partecipare alle assemblee di condominio

Nell’elenco dunque non viene annoverato lo spazio in cui si tiene l’assemblea di condominio tra quelli in cui è obbligatorio essere in possesso del green pass, anche alla luce del nuovo . L’amministratore di condominio non può chiedere ai condomini che partecipano fisicamente all’assemblea di condominio di essere possessori della certificazione verde che comprova una o più di queste situazioni:

  • inoculamento almeno della prima dose vaccinale Sars-CoV-2 (validità 9 mesi); 
  • certificato che attesti la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 (validità 6 mesi);
  • referto di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2 effettuato almeno 48 ore prima della convocazione.

Il ricorso a spazi ampi e il ligio rispetto delle norme possono contribuire ad evitare il contagio da Covid-19 tra condomini. C’è poi sempre la possibilità di tenere l’assemblea di condominio online

Tuttavia, secondo la normativa vigente e in particolare se si fa riferimento all’Art. 3 del DL 105/2021 l’obbligo di possesso del green pass sussiste quando le assemblee di condominio si svolgono al chiuso in centri culturali, centri sociali e ricreativi. In questo caso non sarà l’amministratore di condominio a dover verificare la certificazione verde dei partecipanti bensì i gestori dello spazio scelto per svolgere l’assemblea.

Il Green Pass in condominio: regole per piscine e palestre comuni

Ma il green pass serve per accedere alla palestra o alla piscina condominiale, per partecipare ad uno spettacolo aperto al pubblico di quelli che si tengono nei cortili condominiali? Sì. In questo caso l’amministratore di condominio deve attivare il controllo sul green pass o certificazioni che consentano l’ingresso. 

Green Pass: a chi spetta il controllo?

Il controllo spetta al gestore della struttura. Green pass in versione digitale o cartacea, saranno necessari i controlli per verificare la validità e l’autenticità dei certificati verdi: a questo scopo il ministero della Salute, tramite Sogei, ha sviluppato l’app VerificaC19. L’App VerificaC19 può essere utilizzata solo da chi è autorizzato al controllo delle certificazioni verdi, ossia i “verificatori”: tra loro i pubblici ufficiali nell’esercizio delle relative funzioni, il personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi quindi i gestori di locali, ristoranti, palestre e piscine (anche condominiali!). Se il certificato è valido, il verificatore vedrà soltanto un segno grafico sul proprio dispositivo mobile (semaforo verde) e i dati anagrafici: nome e cognome e data di nascita. Il verificatore può chiedere di mostrare anche un documento di identità in corso di validità.

Le sanzioni per chi viola le regole del Green Pass

Le sanzioni per chi viola le regole vanno dai 400 ai 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni. 

Green Pass per l’Amministratore di condominio e i suoi dipendenti

Il Decreto-Legge “Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening” che sarà in vigore dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021 prevede l’estensione di certificazione verde anche agli studi di amministrazione condominiale. In particolare, all’Art. 9 si può leggere: “Dal 15 ottobre 2021 e fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, al fine di prevenire la diffusione dell’infezione da SARS-CoV-2, a chiunque svolge una attività lavorativa nel settore privato è fatto obbligo, ai fini dell’accesso nei luoghi in cui la predetta attività è svolta, di possedere e di esibire su richiesta la certificazione verde COVID-19 di cui all’articolo 9, comma 2.”

La normativa non fa distinzione tra uffici aperti al pubblico o privati, o tra categorie e settori. Pertanto sia l’Amministratore di condominio che i suoi dipendenti in studio devono essere in possesso di Green Pass.

Green Pass per chi lavora in condominio

A partire dal 15 ottobre 2021 l’obbligo di certificazione verde scatterà anche per i cosiddetti lavoratori a domicilio. Tra questi si possono annoverare: Colf, badanti, elettricisti, imprese di pulizie ecc e tutti i lavoratori autonomi, in possesso di partita iva. Diversi dubbi e ostacoli sorgono, invece, sulle procedure di controllo del Green Pass. Il Governo, a tal proposito, sta lavorando a delle linee guida valide per tutte le categorie. Al momento non ci sono indicazioni specifiche sulle linee guida da seguire in condominio.

Chi controlla il Green Pass in condominio?

Spetta ai datori di lavoro, sia pubblici che privati, stabilire entro la metà di ottobre le modalità di verifica «…prevedendo prioritariamente, ove possibile, che tali controlli siano effettuati al momento dell’accesso ai luoghi di lavoro», dovendo altresì individuare «…con atto formale i soggetti incaricati dell’accertamento».

Queste verifiche «sono effettuate con le modalità indicate dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri». Quest’ultimo, su proposta dei Ministri per la PA e della salute, ha la facoltà di adottare linee guida per la omogenea definizione delle modalità organizzative.

Come ottenere il Green Pass 

E anche se il green pass non è necessario per accedere all’assemblea di condominio in presenza, ecco qualche consiglio su come ottenere il Green Pass. Dopo la vaccinazione oppure un test negativo oppure la guarigione da Covid-19, la certificazione viene emessa automaticamente in formato digitale e stampabile dalla piattaforma nazionale.

Quando la certificazione sarà disponibile si viene avvisati tramite sms o via mail ai contatti comunicati: il messaggio contiene un codice di autenticazione (AUTHCODE) e brevi istruzioni per recuperare la certificazione. Si può acquisire la certificazione da diversi canali in modo autonomo: sul sito https://www.dgc.gov.it/web/ con accesso tramite identità digitale (Spid/Cie) oppure con tessera sanitaria (o con il documento di identità se non si è iscritti al Servizio sanitario nazionale) in combinazione con il codice univoco ricevuto via email o sms; nel fascicolo sanitario elettronico; tramite l’App ‘Immuni’ e presto sull’App IO.

In caso non si disponesse di strumenti digitali, si può recuperare il certificato sia in versione digitale sia cartacea con la tessera sanitaria e con l’aiuto di un intermediario: medico di medicina generale, pediatra di libera scelta, farmacista.

Decreto Green Pass obbligatorio: scarica la legge in PDF