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Albo per amministratori di condominio

Nell’ordinamento italiano, attualmente, non è previsto un albo per amministratori di condominio. La ragione di tutto ciò sta nel fatto che l’attività di amministratore non rientra tra le cosiddette professioni ordinistiche. Chi svolge questo tipo di attività infatti tra le altre disposizioni ha anche l’obbligo di iscriversi a determinati ordini e collegi.

La professione oggi

Attualmente chiunque abiti in un condominio in cui vi siano più di otto proprietari è obbligato a dotarsi di un amministratore. L’amministratore, dunque, è a tutti gli effetti l’organo rappresentativo del condominio e, in quanto tale, deve rispondere ad alcuni requisiti indicati dalla legge (art. 71-bis disp. att. c.c.).

Chiunque volesse avviarsi alla professione dovrebbe iscriversi ad un corso di formazione iniziale di 72 ore e successivamente frequentare annualmente dei corsi di aggiornamento della durata di 15 ore. Avviata la professione l’amministratore potrà decidere autonomamente se iscriversi ad un’associazione di categoria. Oppure se avviare la sua formazione e professione proprio attraverso una delle associazioni riconosciute a livello nazionale.

Come già affermato, non essendo una professione ordinistica ad oggi non esiste un albo per amministratori di condominio, ma la discussione circa la possibilità della sua formazione si fa sempre più pressante.

Albo per amministratori di condominio

Il sottosegretario alla giustizia, Jacopo Morrone, durante l’ultimo Forum nazionale dei commercialisti si è espresso soprattutto sugli albi professionali e in particolare su quello degli amministratori di condominio.

L’adozione di un albo per amministratori di condominio consentirebbe di sottoporre a regole universalmente riconosciute la categoria e di creare una lista accessibile nella quale segnare gli appartenenti. Il sottosegretario ha, infatti, dichiarato: “Già abbiamo aperto tavoli tecnici per risolvere su più fronti. Tra questi, abbiamo dato molta attenzione agli amministratori di condominio. Il nostro obiettivo è quello di dare tutele a questa professione. Infatti, è allo studio la costituzione di un registro o di un albo per il comparto, in modo da definire regole e compiti precisi”.

albo amministratori condominio

Un altro punto fondamentale della riforma riguarderebbe anche la retribuzione, molto spesso soggetta a critiche da parte di amministratori e condomini. Morrone, a tal proposito, ha affermato: “Bisogna valorizzare il lavoro dei componenti degli ordini professionali; il modo migliore è garantirgli la giusta paga per il lavoro che svolgono”.

Infine, il sottosegretario ha voluto specificare un ulteriore punto, quello cioè che riguarda la prassi elettiva. “Il nostro obiettivo è quello di eliminare qualsiasi problema di interpretazione delle procedure elettive. Per questo motivo ho intenzione di chiedere una specifica per risolvere la questione, puntando ad un intervento legislativo che permetta una corretta identificazione del limite massimo dei mandati”.